Stage di Torino 2019

Gli stage arrivano e terminano con una velocità su cui bisognerebbe fare degli studi approfonditi… Si vivono intensamente e subito sono arrivati al termine. Quest’anno a Torino abbiamo avuto un infortunio, degli esami importanti, vari assenti degli allievi locali per malattia, che ci e’ tanto dispiaciuto non incontrare; ci sono state le torte salate, le insalate, i dolci, il pane-e-Nutella, e ci sono stati i panini pensati e preparati da quegli angeli che ci hanno permesso di pranzare, rifocillarci, ed affrontare il viaggio di ritorno comodi, senza ritardi, in partenze addolcite dalla cura e dall’accoglienza degli amici torinesi.

Uno stage pieno, come sempre, di eventi, con gli insegnamenti del maestro Bao Lan e con giochi che, insegnandoci, ci hanno divertito e dato un sapore speciale ad ogni allenamento.

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Grazie Torino, ogni anno torniamo sempre più’ volentieri e ce ne andiamo con maggior dispiacere… Vi aspettiamo per ricambiare con affetto.

Viet Tai Chi nel Verde

A settembre, il giovedi sera dalle h. 18.00, riprendiamo i nostri incontri di inizio stagione, nel parco del Lungofersina: un’occasione per rivedere i “vecchi” colleghi ed incontrare amici nuovi, e per praticare il VTC nella sua cornice piu’ adatta, in mezzo agli alberi ed al canto degli uccelli. 

A molti il VTC durante la pausa estiva e’ mancato: e cosi’ si riprende con ritrovato entusiamo, con il desiderio di risentire nel proprio corpo i movimenti e l’energia che piano piano si fanno strada e ci riportano al respiro corretto e vitale.

Buon anno!

A Rovereto il Tai Chi si fa mondiale

E’ gia’ ormai da qualche anno che abbiamo il piacere di partecipare alla Giornata Mondiale del Tai Chi, e cosi’ noi, con il nostro VTC, andiamo ad incontrare altre realta’, altri Maestri, nuovi stili. Sabato 28 aprile a Rovereto I nostri due Istruttori Marisa Nones e Roberto Bertocco, che hanno un corso aperto proprio a Rovereto, hanno preso parte a quest’evento tenendo una piccola lezione della nostra disciplina e presentando in modo tecnico ed aggraziato la Forma di Sciabola, davanti ad un folto pubblico, fermo ad ammirarli.

Queste sono occasioni preziose di condivisione ed unione, come era stata anche quella a Cinte Tesino di qualche giorno prima, momenti in cui possiamo vedere altre proposte e conoscere diverse energie. Perche’ rimanere fermi, cristallizzati in noi stessi? Il Tai Chi e’ dinamismo, e’ movimento; il VTC e’ flessibilita’, apertura, respiro ampio e leggero.

E in mezzo al parco, fra le persone, si respira meglio.
 

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HARU no BUDO nel Tesino

La primavera ha accolto sfolgorante la prima edizione di un evento interessante: noi, che gia’ conosciamo i Gran Gala’ delle Arti Marziali, abbiamo potuto partecipare ad un’occasione simile anche nel Trentino, ed in particolare a Pieve Tesino, dove lo scorso week-end, 21 e 22 aprile, ha avuto luogo l’incontro di molte arti marziali per allenamenti condivisi.

Sui diversi tatami ogni scuola aveva un paio d’ore per introdurre la propria disciplina a chi volesse provare a conoscerla, e la formula, come gia’ in un’anteprima dello scorso anno, e’ stata decisamente indovinata.

L’asd Le tre distanze ha portato pochi atleti, purtroppo – ma c’erano in concomitanza gli esami nazionali di Viet Vo Dao e molti erano impegnati con stage e rotture di tavolette … La parte piu’ bella per noi, pero’, e’ stata che hanno potuto venire due allievi di fresca nomina di VTC, entusiasti del VVD che hanno provato in quest’occasione e che, sono certa, vorrebbero introdurre almeno nel riscaldamento delle lezioni …

E tanti bambini, (li fanno sempre piu’ piccoli), che hanno fieramente affrontato con la semplicita’ che li caratterizza ogni disciplina adattandosi e dandosi da fare, calati nel presente in un modo che tutti dovremmo imparare ad adottare.

Un ringraziamento caldo e dovuto va al Maestro Mario Spillere ed alla sua Accademia Fodoushin per l’impegno e l’entusiasmo profusi, ed al Maestro Ven Seiun per la disponibilita’ ed il supporto calmi ed efficaci.

L’importanza degli stages

Varsavia 2016

Un tema che mi sta a cuore e’  la ragion d’essere degli stages. Vi sono degli elementi noti e ormai forse (ma non per tutti) scontati: l’importanza di allenarsi intensivamente e a volte insieme a Maestri diversi, il privilegio di imparare forme fuori programma, l’entusiasmo di chi si avvicina alle Armi Tradizionali per la prima volta, la possibilita’ di approfondimento di temi gia’ conosciuti, la scoperta di elementi sempre nuovi all’interno degli insegnamenti gia’ in nostro possesso. 

Vi sono anche altre considerazioni, pero’, da fare. Con l’allargarsi della comunita’ del VTC, per esempio, spesso gli stages si tengono in luogo altro rispetto a dove si vive e si pratica usualmente. Questo si rivela solo raramente uno svantaggio: una volta usciti dal guscio, anzi, e’ uno degli elementi che attraggono maggiormente, che divertono, che operano quei cambiamenti che tanto si predica che facciano bene all’animo. Staccarsi dalla routine, fare un viaggio pur breve, allontanarsi dai soliti luoghi di azione: fa bene, aiuta nel coltivare quella flessibilita’ che il VTC tanto stimola. E, dato che in molti siamo sentimentali, si intrecciano legami nuovi con posti e persone, e subito diventano tradizione la cena in quel certo ristorante, la sauna nel tal centro benessere, la passeggiata o l’aperitivo a quella certa ora.

Come per l’assoggettarsi a sostenere un esame di VTC (il primo!), nessuno ha mai rimpianto di aver partecipato ad uno stage, mentre molti si sono rammaricati di non aver deciso il salto fuori dal nido della propria palestra e degli sguardi ormai abituati dei propri compagni di corso: come se delle persone sconosciute, nella stessa “barca” del VTC, si siano mai scandalizzate per errori o imprecisioni degli altri… E si impara anche questo, che e’ la simpatia il registro che regola e regge gli sguardi di ciascuno sia presente all’allenamento.

Quello che uno sa a livello conscio e razionale non corrisponde necessariamente alla percezione dello stesso concetto quando lo si coglie a livello inconscio, o quando lo si tocca con mano: Lo so, che agli stages si partecipa in tanti, si sostiene. Poi si va li’, e si e’ circondati da un centinaio di persone che hanno in comune magari solo questo, ma non e’ “solo” questo, e’ “addirittura” questo. E’ totalizzante, siamo li’ per quello, per quell’energia che viaggia dagli allievi di tutti i livelli agli istruttori di ogni grado e viceversa, riverberandosi dagli uni agli altri sempre nuova, arricchita, modificata nel sapore e nell’atmosfera. E allora, non importa, se non si e’ cosi’ bravi o anche se si e’ molto bravi ma ci si e’ dimenticati quella forma o non si sta riuscendo a memorizzare come al solito. Non importa, perche’ quello che rimarra’ dello stage e’ fatto forse solo del 30% della sequenza appresa, il resto e’ l’aver imparato ancora un po’ di piu’ ad imparare.

E infatti: cosa si impara dagli stages? Tecnica, naturalmente, sequenze e forme. E poi tutto il resto: la pazienza, con se stessi e con gli altri; la capacita’ di comunicazione, perche’ ci si confronta con chi spiega che a sua volta deve esporre con garbo ed efficacia quel che vuole proporre; la tolleranza, nel dividere lo spazio ed il tempo con tante altre persone, ognuna con le sue esigenze e peculiarita’; la concentrazione, che deve soccorrerci nel recepire e ricordare il piu’ possibile; la resistenza, fondamentale per non soccombere, se non allenati, a tante ore di allenamento intenso e complesso; la fiducia, all’inizio di tutto, nel fidarsi di chi invita a partecipare, anche “se solo alle prime armi”… Ognuno impara quel che gli compete: nuove forme, o resistere alla fatica, come insegnare quella certa tecnica, o come distendere l’atmosfera affaticata. E chi ha occhi attenti vede che negli stages si e’ tutti fondamentalmente allo stesso livello, perche’ a turno si puo’ essere allievi alla pari nell’apprendimento di una certa forma o di tecniche particolari.

E’ un’illusione come quella della professoressa Umbridge, di vedere “tante faccette felici” ?! Non credo. Gli stages sono sempre colmi di gioia, ed e’ la gioia che deriva dall’aver faticato insieme ad altri ed aver condiviso tanti momenti e i piu’ diversi, perche’ facenti parte di molteplici individualita’, caratteri, sense of humor, sguardi brevemente oscurati dalla fatica di una posizione seduta.. e sorrisi.

Prossimi appuntamenti

Nuovo anno? Nuovi appuntamenti!

Oltre allo Stage di Armi del 15 gennaio a PD, tenuto dal Maestro Bao Lan, ed allo stage di Chi Kung di Vigonza del 22 gennaio, organizzato dal M. Francesco Dainese con il M Bao Lan, e’ in vista ormai anche lo Stage Nazionale invernale di Torino, il 18 e 19 febbraio, organizzato dalla Maestra Eliana Talamona e tenuto dal M Bao Lan e dai maestri della Federazione. E poi lo stage internazionale a Varsavia, a fine marzo, organizzato dal M Tomasz Marszalek e tenuto da noi, maestri Ines e Claudio! Insomma, una messe di occasioni e di eventi che spaziano fra tipologie e luoghi, dando la possibilita’ ad esperti e principianti di provare e riprovare tante esperienze, sempre nuove e diverse. Vi aspettiamo!

Classi riunite

Ieri, primo giorno d’inverno 2016, ha avuto luogo la lezione a classi riunite di VTC, alle Lochere, TN.

Caldonazzo, Trento, Bolzano, San Dona’, Tassullo, Telve: tanti allievi ed istruttori uniti per una serata di allenamento ed una cena insieme, allietati… da una bella tavolata di musicisti, che con le loro armoniche a bocca ci hanno fatto compagnia per buona parte della cena 🙂 E’ vero che e’ stata una compagnia non propriamente richiesta, a tratti un po’ inquietante, ma con simpatia, perche’ fra loro c’era il mio insegnante, il Maestro Santo Albertini, che con la sua classe (stile) e la sua classe (allievi :-)) ha mostrato la bravura ed il virtuosismo di molti.

Tante chiacchiere e saluti di prammatica, prima delle feste; un vero piacere ritrovarsi cosi’ in tanti a condividere, per alcuni, forse l’unico elemento in comune, appunto: qualcuno alle Lochere non era mai stato, qualcuno non si conosceva ancora, ma i tanti anni di pratica e di amicizia di molti di noi hanno accolto ed integrato tutti, in quella che e’ certamente diventata la PRIMA EDIZIONE di un appuntamento che ne vedra’ molte altre.

Grazie a tutti! ed auguri cari ed affettuosi a voi, alle creature di vario genere presenti di persona o nel cuore, alle famiglie, a quei parenti con cui probabilmente ci si ritrovera’ fra pochissimi giorni…

Un abbraccio, Buon Natale, ed un felice e sereno Anno Nuovo.

 

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La Societa’ di Danza

La “Società di Danza” è una Federazione di circoli, gruppi ed individui che si riconoscono nel Manifesto, nel Sistema e nel Materiale Didattico” : questa e’ la definizione che il fondatore della SdD, Fabio Mollica, da’ della sua creatura, a cui anche noi siamo affiliati, come circolo Tridentum e personalmente come soci e Maestri di danza. L’argomento e’ amplissimo e merita un’attenzione speciale, perche’ coinvolge la storia piu’ che ventennale dell’opera di F.Mollica e dei co-fondatori, e piu’ che centennale della storia delle danze di societa’. Piu’ numerosi ed esaurienti spunti potranno venir trovati in www.societadidanza.it,  come anche la carrellata di splendide foto e testimonianze degli innumerevoli eventi promossi dalla SdD, in decine di citta’ in Italia ed all’estero. E’ un mondo suggestivo per stile, intenti, eleganza, maestria e professionalita’, e vale la pena provare ad accostarsi ad esso anche solo per gustare il ritorno non ad una realta’ fittizia, artificiosa o velleitaria, ma ad un ambiente e ad un’atmosfera di vera cortesia e divertimento che non mancano di affascinare e coinvolgere nel profondo.

 

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Festa dell’800

Una piccola festa ma dell’800 ! E’ stata ieri, presso il Circolo Tridentum, nella sede di Ravina a Trento, insieme agli amici del circolo ed a degli ospiti che, da eroi, hanno affrontato con grazia e successo contraddanze e quadriglie, valzer e marce. Le belle musiche e l’atmosfera serena e festosa hanno fatto della serata un bell’appuntamento natalizio, per salutare noi, il vecchio ed il nuovo anno!

 

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